Si parte, Direzione Erba.
E' un caldo mercoledì di luglio, il termometro segna 33 gradi.
Sembra tutto nella normalità, ma in questa cittadina
del comasco no.
Oggi si festeggia la notte bianca e in un noto locale del
posto, l’Hocus Pocus, presenzierà con un live Rayden, uno dei tre componenti
dei Onemic.
Al mio arrivo incontro dei cantanti conosciuti la
domenica prima ad Anzano del Parco.
Subito si è instaurato un rapporto d’amicizia, come
se ci conoscessimo da anni.
Sono lì perché oltre a montare il palco per il
live, un loro membro della crew, Badkong, in questa serata presenta
ufficialmente il suo ultimo album.
Ne approfitto allora per saperne di più.
Andiamo all’interno del locale, ci sediamo ad un
tavolino, e Badkong, circondato dagli altri membri, inizia a spiegarmi che ha
iniziato a fare rap fin da ragazzino (dal 1998), andando controcorrente, la moda
e gli stili musicali del tempo.
Dislout Clan e Pitch |
Nel 2009 nasce il gruppo “Mood” composto dallo
stesso Badkong e Tone.
Col tempo si forma anche una crew, la
“Dislout Clan” (Badkong, Tone, Golha, Sisma, Thias e Zeta Ing)
Badkong è al quarto album ( uno personale: “Memorie
di un’adolescente” 2008; due mixtape nei Mood: “Hoolymood Mixtape” 2010, "FreshFire Summertape" 2011, e quest’ultimo mixtape personale): “Black Karma vol.1”.
In questo mixtape, formato da 18 canzoni, l’autore ha collaborato con
vari feat nei suoi brani, tutti giovani emergenti della zona (Como/Lecco).
Prima di terminare ha tenuto farmi sapere che stanno
costruendo un loro studio di registrazione e che ogni loro sacrificio, incasso od
entrate varie vengono utilizzati per ampliare e migliorare questo sogno.
Terminato il temporale, che era durato tutto il tempo dell’intervista, tutti si
mobilitano per installare le casse, il mixer, microfoni…. Ma ancora una volta,
appena finiti i primi test ricomincia un altro scroscio d’acqua.
Rayden alla prova volumi |
Ci si scherza su, ma questa serata inizia a
preoccupare e non poco.
Ci si ritira tutti sotto a un gazebo e si raccontano
aneddoti. I vecchi ricordi emergono come un fiume in piena e insieme a questo fiume
arriva anche la star della serata: Rayden.
Dopo i saluti, abbracci le prime risate vista
l’inclemenza del tempo si pensa a continuare in allegria con una pizza e così
lo staff del locale inizia un giro pizza improvvisato.
Finalmente le nubi si diradano, e si apre il sereno.
Oltre al cielo diventano sereni tutti e finalmente possono fare tranquillamente
tutte le prove volume.
Appena conclusi i propri “doveri” Rayden si dirige
verso di me per fare l’intervista.
A farmi da supporto e giornalista per una sera è
Valentina, una giovane ragazza intraprendente, simpatica che ha accettato
subito senza alcun timore questa avventura, forse perché vive già in questo
mondo essendo la ragazza di Pitch (grande dj e organizzatore d’eventi oltre
amico dei presenti).
Cerchiamo una zona appartata e tranquilla
all’interno dell’Hocus Pocus e iniziamo l’intervista.
MxP: E’ stata dura scegliere tra la carriera di
rapper/beatmaker e quella di avvocato, oppure avevi già chiara la vita da
rapper come si può intuire dalla canzone “Fin Qua” (feat Neroargento)?
R: Hai già risposto. E’ sempre stato un mio pensiero
fisso. Fin da quando avevo 16 anni ho sempre pensato alla musica. Sono partito
senza aspettative e senza mete e ho iniziato a costruire una realtà, ho
trasformato la mia passione in un lavoro.
MxP: Il tuo ultimo album e terzo singolo da solista,
che presenti anche stasera, è “L’uomo senza qualità”. Come mai la scelta di
questo titolo?
R: La scelta è stata influenzata da ciò che si
esprime in tutto il disco. E’ una sorta di provocazione.
Non c’è bisogno di essere un Messi o uno Shakespeare
della situazione, si parla di un uomo che dal nulla è riuscito a raggiungere i
propri traguardi attraverso step e vari passaggi intermedi.
Volontà, metodo, voglia di arrivare e riuscire a
concretizzare i propri obiettivi. Bisogna saper gestire le proprie qualità!
E’ un inno alla caparbietà e alla dedizione.
Mxp: In “Trinità” fai notare come nei Onemic non
siate dei semplici cantanti che stanno insieme solo per lavoro, ma c’è molto di
più e da molti anni. E’ anche vero che con Raige collabori dall’inizio (Stray
doggs) mentre Ensi è arrivato successivamente quando, come ha affermato lo
stesso Raige, avete iniziato a lavorare in modo professionale. E’ nato subito
questo feeling?
R: Il nostro è stato un percorso naturale, un
processo spontaneo. Fin dai primi anni delle superiori ero sempre a casa loro
(Raige ed Ensi) a provare e a creare i primi dischi / demo. Piano a piano ha
iniziato ad ascoltarci, a interessarsi a questa musica fino ad appassionarsi e
iniziare a provare anche lui.
MxP: Dal tuo vero nome (Marco) sei passato ad usare
pseudonomi come “Rayden” e “Faccia d’Angelo”. Sei veramente un angelo o c’è
anche un po’ di diavolo in te e nelle tue canzoni?
R: ahahah solo “faccia”, senza “angelo” come tutte
le cose non bisogna fermarsi mai alla prima apparenza, è un modo per far
provocazione e portare tutti a guardare sempre oltre.
Per dirlo come un proverbio potremmo pensare a
“l’abito non fa il monaco”.
MxP: Ultimamente sei sbarcato anche in tv con “Le
donne e il calcio” che è diventata la sigla della trasmissione di Sport Italia
“Speciale Calciomercato”. Come vedi questa cosa? Un’opportunità in più o l’hai
presa solo come sfida e divertimento?
R: E’ una soddisfazione enorme.
L’ho scritta spontaneamente, pensando solamente alle
mie due passioni, appunto le donne e il calcio.
Va fuori dallo stile classico delle mie canzoni. Penso
che ognuno debba reinventarsi e valicare nuove prospettive, provare nuovi
stimoli. Fare questo non significa però snaturarsi, ma mettersi in gioco
provando diverse atmosfere.
Spesso sono ospite anche in trasmissione, mi piace
stare in tv, ma per ora voglio concentrarmi soprattutto sulla musica, in futuro
….magari mi piacerebbe vedermi come opinionista sportivo.
MxP: Quindi la canzone rap può andare anche in tv?
R: La forza della canzone è che non è proprio rap,
ma musicalmente è volutamente un pezzo goliardico. E’ più un tormentone stile
“Supercafone”, una canzone simpatica.
Dopo averla scritta è stata messa on line e twittata
a Criscitiello.
Subito si è scatenato un giro di twit, numerosi “mi piace”, tanto
da scaturirne la curiosità del direttore di TuttoMercatoWeb ad ascoltare il pezzo.
A questo punto ho
ricevuto inaspettatamente e improvvisamente la telefonata di Sport Italia e ne
sono molto orgoglioso. Questa canzone funziona perchè viene ascoltata da un
pubblico eterogeneo, dal ragazzino al pensionato. Il fatto che piace ed è
orecchiabile me l’ha raccontato lo stesso Pedullà, che andando al bar a prendere
un caffè la cameriera gli ha canticchiato la sigla.
BadKong |
Rayden fa cantare il suo pubblico |
Terminato corre dai suoi amici della Dislout Clan
per ascoltarli, sostenerli, esser lì con loro mentre a suon di canzoni,
battute, gags scaldano e preparano il pubblico di Erba accorso in massa per
questa serata.
Anche la presentazione del disco di Badkong è un successone.
Ed ora è il suo momento, sale sul palco e scoppia un
boato, la gente presente aumenta di colpo, son tutti lì per osannare il grande
Rayden, ascoltare e cantare con lui le canzoni in programma.
Non devono aspettare molto, infatti il rapper tiene
caldo il suo pubblico, cerca sempre di interagire con loro, vuole che cantino
anche loro e con suo stupore le canzoni le conoscono a menadito, sia quelle
nuove sia quelle di vecchia data.
Il palco trema, anzi, tutta Erba trema, iniziato con
un pomeriggio disastroso è finito tutto con una serata memorabile, da entrare
negli annali del rap.
A testimonianza di questo entusiasmo ci pensa
anche Karim che sul palco, in modo goliardico, fa entrare in una canzone una
frase modificata ripresa da un testo dello stesso Rayden: “Non guardo Fiorello né la Carrà, ma sono ad
Erba con Rayden e Dislout Clan”.
Tutto questo rappresenta la gioia, il legame
che c’è tra questi ragazzi e questa frase è stato il proprio ringraziamento per
esser potuto salire su quel palco con loro.
Cantanti sì, ma amici prima di tutto. Si vede anche
mentre cantano che c’è una grinta in più, qualcosa che molto spesso, purtroppo,
non si nota sempre, tanto da trovarci davanti un cantante che esegue la propria
scaletta e va via.
Rayden e Golha |
BadKong, Rayden, Karim |
Mentre mi dirigo oramai verso casa, dopo aver
salutato tutti i miei “nuovi amici”, perché mi han fatto sentire tale, noto
come la notte bianca sia al termine.
Le strade iniziano a svuotarsi, ma Rayden
è ancora lì, circondato dai suoi fans, chi per una foto, chi per un autografo e
chi solo per scambiare una battuta, ma a tutti, ripeto a tutti, ha sempre dato
un sorriso.
E’ questo che fa grande un artista e lui lo sa.
Complimenti!
Un ringraziamento particolare lo devo fare a
Valentina che mi ha supportato e senza preavviso.
Ringrazio anche Rayden per la concessione dell’intervista
e la Dislout Clan per le ore passate insieme e perché no, anche per la pizza.
Big up a tutti voi ragazzi…. Siete memorabili!!
a fine concerto i complimenti vanno anche a dj Rex |
redatto e foto by grey power
aiuto redazione: Valentina
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