Siamo a fine maggio, ma questo tempo impazzito ci fa
sembrare di essere in una giornata invernale.
Per nostra fortuna e degli organizzatori ha smesso
di piovere e il cielo si sta aprendo
facendo intravedere un timido sole.
La meta, non lontanissima, è Lipomo, una cittadina
in mezzo alle colline della provincia di Como.
Al nostro arrivo, anche se in netto anticipo,
notiamo subito fuori dal locale alcuni gruppi di fans in attesa dei loro
beniamini che si devono esibire nell’arco della serata: Golha, Inchiostro
Sporco, Rayden, Dislout Clan…
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Zeta - Noise |
I dj, mentre tutti sono intenti a salutarsi,
chiacchierare, bere qualcosa, iniziano a scaldare l’impianto e provare le luci.
Ed è proprio in questa periodo di attesa che diamo
il via al nostro lavoro, infatti la
nostra presenza è per intervistare Golha che presenta il suo nuovo disco “Figlio
del Ghiaccio”
MxP: Da ragazzo, al contrario di molti tuoi coetanei, hai
fatto una grossa scelta di vita. Finita la scuola invece di cercare un lavoro
per avere un capitale, fare le tue spese, divertirti, hai optato per una
decisione schock per molti; ti sei messo a studiare questa musica che ora è la
tua vita.Ce ne vuoi parlare? Rifaresti questa scelta sapendo tutto quello che
ha comportato per arrivare fino a qui.
G: Senza dubbio rifarei tutto perché sono certo che
lo studio non era la mia strada.
Se la musica mi porterà da qualche parte non posso saperlo con certezza, ma la
musica è la mia vita e lo rifarei ancor oggi.
Certo a volte è frustrante vedere gente con lauree a cui vengono attribuiti dei meriti, mentre a me no.
Sì, ne sono certo, la mia soddisfazione è talmente alta che rifarei tutto!
Certo a volte è frustrante vedere gente con lauree a cui vengono attribuiti dei meriti, mentre a me no.
Sì, ne sono certo, la mia soddisfazione è talmente alta che rifarei tutto!
MxP: Hai fatto la tua gavetta, nel 2009 diventi membro della
Dislout Clan, nel 2010 incidi il tuo primo disco “Istinto” ed oggi dopo tre
anni promuovi la tua nuova opera “Figlio del Ghiaccio”. Com’è stato questo
percorso? Hai notato dei cambiamenti e se sì dovuti alla tua crescita personale
o alla pura necessità artistica?
G: Sto facendo ancora la gavetta.
E’ cambiato quasi tutto dal primo disco, ora mi approccio in modo maniacale ai testi.
Il rap è un genere musicale che in Italia funziona, ma per affermarti devi fare tre volte la fatica.
“Figlio del Ghiaccio” è un pezzo della mia vita, una parte della mia anima che mi rende a volte staccato, freddo… ma sono pienamente consapevole di quell che voglio fare, quindi, non bisogna interpretarla come un’eccezione negativa bensì a una crescita personale che mi ha portato a quello che sono oggi.
E’ cambiato quasi tutto dal primo disco, ora mi approccio in modo maniacale ai testi.
Il rap è un genere musicale che in Italia funziona, ma per affermarti devi fare tre volte la fatica.
“Figlio del Ghiaccio” è un pezzo della mia vita, una parte della mia anima che mi rende a volte staccato, freddo… ma sono pienamente consapevole di quell che voglio fare, quindi, non bisogna interpretarla come un’eccezione negativa bensì a una crescita personale che mi ha portato a quello che sono oggi.
MxP: Nel tuo
nuovo album troviamo musiche molto diverse tra loro. In “non so chi sei” c’è un
netto ritorno alla disco anni ’90 con un famoso successo di Corona, mentre in
“Il prezzo della verità” come ha detto un tuo fan è la tipica canzone da San
Remo. Come mai queste scelte? E la tua preferita qual’è e perchè?
G: E’ un
disco omogeneo con varie canzoni, alcune più leggere e altre anni ’90.
Per me campionare alcuni pezzi è molto importante perché sono cresciuto con la dance ’90.
“Il prezzo della verità” è un pezzo che sentivo dentro, che volevo scriverla. Quando mi hanno fatto sentire il beat mi è piaciuto subito e ho iniziato a comporre il testo in modo rituale, non ragionato.
Per me campionare alcuni pezzi è molto importante perché sono cresciuto con la dance ’90.
“Il prezzo della verità” è un pezzo che sentivo dentro, che volevo scriverla. Quando mi hanno fatto sentire il beat mi è piaciuto subito e ho iniziato a comporre il testo in modo rituale, non ragionato.
Mxp: Nella
tua carriera hai avuto e fatto molte collaborazioni e anche in questo album
notiamo molti feat con personaggi importanti nel campo musicale (Rayden, Et 3, Ncv
). Le rifaresti ancora con tutti e con chi vorresti un feat ad oggi irragiungibile? In che modo
ti hanno segnato o influenzato?
G: No, non
rifarei tutti i feat, anche se sono soddisfatto di quelli intrapresi, ma mi
sono pentito di alcune strofe date e non valorizzate come dovuto.
Nel rap per molti feat c’è un ritorno economico, nel mio no. Per me c’è prima di tutto una stima artistica, una semplice amicizia o entrambe, anche in questo disco e in questa serata si riscontra tutto ciò.
Nel rap per molti feat c’è un ritorno economico, nel mio no. Per me c’è prima di tutto una stima artistica, una semplice amicizia o entrambe, anche in questo disco e in questa serata si riscontra tutto ciò.
MxP: Parliamo
di “Figlio del Ghiaccio”, cosa significa veramente? Cosa vuoi far recepire al
pubblico con le canzone contenute in esso?
G: E’ il
frutto delle mie esperienze negli ultimi anni. Voglio raccontarmi.
Nell’ultimo periodo della mia carriera non scrivo più solo per me stesso, ma anche per le persone che mi circondano, che mi sono vicine, amici…
Nell’ultimo periodo della mia carriera non scrivo più solo per me stesso, ma anche per le persone che mi circondano, che mi sono vicine, amici…
MxP: Credo
che presto inizierai i tour e serate coi ragazzi della Dislout Clan tra Como e
Erba, hai già qualche data da anticiparci o qualche chicca che ci dovremmo
aspettare quest’estate?
G: Diciamo
che la prima è questa con la presentazione del disco, ma il calendario è molto
fitto. Se volete chiamarci fuori zona saremo felici di suonare e farci conoscere.
Il tempo di
finire l’intervista e corre dietro il palco a prepararsi.
Intanto il
gruppo “Inchiostro Sporco” apre il live con alcuni dei loro pezzi più famosi e
il pubblico inizia a scaldarsi, fino al boato che annuncia la presenza di Golha
sul palco.
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Golha |
La scaletta
è molto fitta con inediti tratti dal nuovo disco e vecchi pezzi cantati insieme
ai suoi fans, pezzi fatti da solista ed altri cantati con i suoi amici che
hanno dato la voce per i feat dell’album come Tone, Ncv, Prez, Sisma e Rayden
che terminata la canzone non ha mancato di complimentarsi e elogiare la star
del live.
Pensate che la
serata si sia conclusa così?
Sbagliato.
L’ultima canzone in programma è la sintesi di tutta la serata, una grande festa.
Sono tutti lì, tutti intorno a Golha, tutta la Dislout Clan…
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Golha - Dislout Clan |
Viene giù il
palco! E pubblico in delirio.
“Figlio del
Ghiaccio”… tranne che per la parte meteorologica coi suoi 5 gradi non ha certo
portato freddo.
L’amicizia che si respirava, la passione, la voglia di divertirsi hanno portato nel locale un clima decisamente tropicale.
Golha lo potete trovare nella sua pagina ufficiale di facebook.
Potete scaricare gratuitamente "Figlio del Ghiaccio" quì
Redatto e foto by Grey Power